martedì 9 febbraio 2010
Il successo dei buoni (e bravi)
"L'adozione di comportamenti etici e socialmenti responsabili, e di una comunicazione coerente e trasparente da parte dell'impresa nei confronti dei suoi stakeholder, si tradurrà in risultati economici positivi per l'impresa".
Amen. Così sia. Su questo tema Emanuele Invernizzi nel suo Manuale di relazioni pubbliche (p. 27) è lapidario. Il "valore economico" di comportamenti virtuosi e di una comunicazione ad essi orientata è ormai un'evidenza scientifica, almeno per gli studiosi.
Essere buoni (e bravi) conviene.
Alcuni vantaggi concreti. Si possono:
1) evitare pesanti crisi con ripercussioni economiche disastrose (vedi Nike)
2) stabilire rapporti collaborativi coi dipendenti ("il successo di ciascuna organizzazione è basato sul coinvolgimento di tutti i suoi membri rispetto alla sua cultura e ai suoi valori guida")
3) coinvolgere l'obinione pubblica e le diverse categorie di stakeholder ("un comportamento etico dell'impresa nei confronti di tutti i suoi portatori di interesse rappresenta una chiave importante del suo successo" - Freeman)
(In foto, le lampade da lavoro ecologiche "Sunnan" di Ikea, commercializzate con un progetto Unicef)
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