
Il mestiere di addetto stampa secondo Gerardo Orsini, capo ufficio stampa Enel, intervenuto nel nostro corso alla Sapienza di Roma, facoltà di Scienze della Comunicazione.
L'addetto stampa - ha spiegato Orsini agli studenti - è un "cercatore d’oro", lavora cioè con "piccone, setaccio e tanta costanza". La sua attività consiste nello scavare la notizia, tagliarla su misura, vestirla (foto e grafici), scegliere media e redattori, cogliere il momento giusto, provare e riparare. Le sue doti: pazienza infinita, resistenza allo stress e alla fatica, velocità di decisione (festina lente), curiosità senza confini, autenticità ed empatia, eloquenza e buona scrittura.
L'addetto stampa non è un solista. Deve partecipare alla pianificazione pubblicitaria; progettare insieme sponsorizzazioni, eventi, iniziative di marketing, charities ecc.; perchè alla fine i media ne parlino, evitando stonature tra le tante voci dell'azienda. "Per integrare la comunicazione bisogna integrare i comunicatori".
Infine, come diventare “utili” ai giornalisti? Proponendo uno scambio leale e proficuo (win-win). Diventando una fonte attendibile (la sincerità paga), tempestiva e molto ben informata.
Nessun commento:
Posta un commento