mercoledì 26 marzo 2008

Addetto per caso

Stavo mettendo in moto il motorino per andare non mi ricordo dove. Erano i primi di febbraio del 2001, appena tornato dal viaggio di nozze alle Maldive. Non avevo un lavoro: la mia collaborazione con l'Osservatore Romano per il Grande Giubileo del 2000 - più di 350 articoli in un anno! - era finita il 7 gennaio. Una settimana dopo mi ero sposato. In sella al mio Scarabeo 50 rosso bordeaux, davanti al portone di casa di via Giolitti, mi ero già infilato il casco quando sento squillare il cellulare: "Ti interessa lavorare in un ufficio stampa?" La proposta arrivava assolutamente inaspettata. Non avevo mai pensato di lavorare in questo settore. Dissì ovviamente di sì e di lì a pochi giorni iniziai una collaborazione part-time con l'ufficio stampa dei Ragionieri Commercialisti, dove incontrai un maestro e poi un amico, Mauro Parracino.

Dopo un paio d'anni di gavetta vera - con il quotidiano taglia e incolla manuale della rassegna stampa cartacea! - iniziai a collaborare con una piccola impresa di comunicazione romana, la Mediawork, facendo per loro di tutto, dall'ufficio stampa al copywriter di spot radio e campagne pubblicitarie.

A fine 2003 vengo scelto dalle Acli, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, per occuparmi del loro ufficio stampa nazionale, dove ancora oggi mi trovo. Intanto, dallo scorso anno, con Sandro Cristaldi, capo ufficio stampa della Regione Lazio, inizio a tenere delle lezioni all'Università La Sapienza di Roma, facoltà di Scienze della Comunicazione, cattedra "Strumenti e attività degli uffici stampa", come cultore della materia. Quindi all' Istituto Montecelio per la comunicazione.

Oggi provo a condividere on line, con questo blog, l'esperienza quotidiana del mio lavoro, le fatiche e le scoperte di tutti giorni, gli errori e le piccole conquiste, gli appunti e le risorse che possono essere utili a chi fa, come me, questo mestiere di bottega, artigianale, che cresce con la giusta combinazione di creatività e applicazione costante, passione, misura...e tanta pazienza.

1 commento:

Unknown ha detto...

"ha...ddetto" si scrive con l'H... :) bel blog