"Lamborghini svela il primo dettaglio della novità di Parigi".
Una riga, sole 60 battute, per il comunicato stampa più breve del mondo (forse). Ma non è la sinteticità il problema di questa nota inviata ai giornalisti, quanto l'uso meramente promozionale dell'ufficio stampa (in questo caso ufficio...marketing) e insieme la nuova moda delle grande aziende automobilistiche di presentare le auto...a pezzi!
La denuncia è del giornalista di Repubblica Vincenzo Borgomeo: "La Lamborghini presenta il nulla. Dopo Porsche ormai è tendenza". Che rinvia al suo blog sui motori per dibattere su questo quesito: "La Lamborghini ci prende in giro?"
Io sono intervenuto con questo commento:
Mi occupo di uffici stampa per lavoro e per passione (molto controversa, ma questa è un’altra storia). Mi ha incuriosito quel tuo riferimento al comunicato stampa di una sola riga, che soggiace a una logica di marketing - come tu rilevi - più che ha una logica di informazione. Per me è esattamente questo che non va - anche solo “formalmente” - nel caso che ci presenti. D’accordo il marketing, d’accordissimo il viral marketing, ma l’ufficio stampa fa altro, fa informazione - senz’altro di parte - ma mantendendosi su un livello giornalistico e non commerciale o promozionale. Io la chiamerei “responsabilità sociale dell’ufficio stampa”.
Posso capire che nel mondo dei motori (vedi Altamore, “I padroni delle notizie”, Bruno Mondadori) così come nella moda e lì dove ci sono forti interessi “è tutto un magna magna”, per dirla con Benigni in Jonny Stecchino. Ma allora lasciate perdere l’ufficio stampa e mandate ai giornalisti semplicemente delle belle e oneste lettere commerciali…
Nessun commento:
Posta un commento