Dalla newsletter di oggi, 31 dicembre 2008, della diocesi di Roma. Titolo:
"Morto monsignor Torregrossa, fu arso vivo nel 1996"
Comicità involontaria per un fatto tragico. Anche nel testo c'è la stessa espressione - arso vivo - che di per sè andrebbe evitatata come tutti i modi di dire abusati e dunque logori. Che smarriscono nella percezione comune il loro significato letterale, per ritrovarlo improvvisamente - con effetti grotteschi - nei casi come questi.
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