lunedì 13 febbraio 2012

Conferenze stampa? Meglio una in meno


L'ottimo ufficio stampa dell'Istat annulla la conferenza stampa di presentazione del Rapporto annuale sulla coesione sociale perché il ministro competente, inizialmente previsto, non potrà essere presente.

E' un caso da manuale per confermare quanto oculato e alla fine raro debba essere l'uso di questo strumento di comunicazione.

Persino un campione della comunicazione come l'Istat, per presentare dei dati certamente significativi (che saranno senz'altro in pagina l'indomani), usa la presenza dell'ospite (di primissimo piano) come criterio vincolante per valutare l'opportunità o meno di svolgere una conferenza stampa, peraltro già convocata.

Le domande da farsi, in questi casi, sono sempre le stesse: cosa aggiunge la conferenza stampa al valore della mia notizia (sempre che noi si abbia una notizia)? Cosa dovrebbe spingere una redazione a mandare un giornalista alla mia conferenza quando ce ne sono altre 10 contemporaneamente, quando il giornalista potrebbe lavorare molto più comodamente e soprattutto velocemente dalla sua scrivania?

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